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Il Piano Triennale



Gli obiettivi del Piano sono basati sulle indicazioni che emergono dalla nuova programmazione europea 2021-2027, sui principi dell’eGovernment Action Plan 2016-2020 e sulle azioni previste dalla eGovernment Declaration di Tallinn (2017-2021), i cui indicatori misurano il livello di digitalizzazione in tutta l’UE e rilevano l’effettiva presenza e l’uso dei servizi digitali da parte dei cittadini e imprese.

Pur nella continuità con i precedenti Piani, il Piano triennale 2020-2022 introduce un’importante innovazione con riferimento ai destinatari degli obiettivi individuati per ciascuna delle tematiche affrontate. Saranno infatti le singole amministrazioni a dover realizzare le azioni per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano. Il Piano si caratterizza inoltre per un forte accento sulla misurazione dei risultati. La cultura della misurazione, e conseguentemente della qualità dei dati, diventa uno dei motivi portanti di questo approccio.

I principi guida del Piano sono:

  • digital & mobile first per i servizi, che devono essere accessibili in via esclusiva con sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite SPID;
  • cloud first (cloud come prima opzione): le pubbliche amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano primariamente il paradigma cloud, tenendo conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in;
  • servizi inclusivi e accessibili che vengano incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori e siano interoperabili by design in modo da poter funzionare in modalità integrata e senza interruzioni in tutto il mercato unico esponendo le opportune API;
  • sicurezza e privacy by design: i servizi digitali devono essere progettati ed erogati in modo sicuro e garantire la protezione dei dati personali;
  • user-centric, data driven e agile: le amministrazioni sviluppano i servizi digitali, prevedendo modalità agili di miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell’utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo e rendono disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici digitali rilevanti secondo il principio transfrontaliero by design;
  • once only: le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite;
  • dati pubblici un bene comune: il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile;
  • codice aperto: le pubbliche amministrazioni devono prediligere l’utilizzo di software con codice aperto e, nel caso di software sviluppato per loro conto, deve essere reso disponibile il codice sorgente.

Chiunque può partecipare al forum di discussione e contribuire alla diffusione e all'implementazione del Piano Triennale.

Ringrazio l'Agenzia per l'Italia digitale e il Dipartimento per la Trasformazione digitale per la stesura del piano. Entrambi - insieme alle amministrazioni centrali e locali - avranno un ruolo operativo in tutte le aree del piano: dal miglioramento della capacità di generare ed erogare nuovi servizi, all'evoluzione di quelli esistenti fino alla migrazione dei servizi su infrastrutture sicure, efficienti e sostenibili.

I nostri prossimi obiettivi hanno scadenza 28/02/2021 e vedranno tutti noi impegnati a promuovere l’utilizzo di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d'Identità elettronica) come le sole credenziali di accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione, la piattaforma pagoPa come sistema di pagamento elettronico e l'avvio dei processi di digitalizzazione per erogare tutti i servizi al cittadino attraverso l'applicazione 'IO'
Paola Pisano
Ministra per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione
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